Le passeggiate con cani e gatti nelle aree verdi espongono al rischio di infestazione da parte di numerosi parassiti. I principali sono pulci, zecche e flebotomi, comunemente chiamati pappataci.
Il ciclo vitale delle pulci comprende gli stadi di uovo, larva e pupa, che rappresentano le forme immature, e adulto, che infesta l’animale e, nel caso in cui l’infestazione ambientale sia elevata, anche l’uomo. Si tratta di insetti che si nutrono di sangue e sono particolarmente attivi nella stagione primaverile.
Hanno dimensioni molto piccole e ci si accorge della loro presenza sull’animale da compagnia in quanto questo ha la tendenza a grattarsi, leccarsi, mordersi a causa dell’intenso prurito. Le pulci sono portatrici di diverse malattie nei pet, tra cui la dermatite allergica da pulci o Dap, un’infiammazione della pelle dovuta a una reazione di ipersensibilità alla saliva dell’insetto, che induce il cane o il gatto a grattarsi con insistenza provocando arrossamenti, lesioni, aree di alopecia.
Le pulci si concentrano su testa, collo, orecchie, dorso, ventre. Gli antiparassitari vanno applicati tra le scapole, sulla nuca o sulla schiena, ossia in quelle regioni in cui l’animale non riesca a leccarsi, e vanno scelti in base al tipo di animale e al peso. Gli antiparassitari idonei al trattamento del cane possono non essere indicati per il gatto, motivo per cui dopo l’applicazione del prodotto al cane di casa è bene tenerlo in una stanza separata dall’eventuale coinquilino felino.
Le zecche sono aracnidi che si nutrono di sangue e possono trasmettere malattie sia agli animali domestici che ai loro padroni. Il ciclo vitale prevede gli stadi di uovo, larva, ninfa e adulto. Sono insetti attivi tutto l’anno, anche se il periodo di massima espansione è quello compreso tra aprile e giugno.
Per prevenire l’infestazione si possono utilizzare diverse formulazioni contenenti antiparassitari, quali compresse da somministrare per bocca, spot-on, lozioni, spray, collari. Nel caso in cui si rinvenga la presenza di una zecca, se impossibilitati a portare l’animale dal veterinario occorre rimuoverla con pinzette dalla punta ricurva, disinfettando la zona al termine dell’operazione.
I flebotomi sono parassiti pericolosi sia per il cane che per l’uomo.
Sono vettori della leishmaniosi, una malattia provocata da un protozoo che viene trasmesso attraverso la puntura dell’insetto. I flebotomi si nutrono di sangue, hanno dimensioni inferiori rispetto a quelle delle zanzare e un colore giallo sabbia. Il protozoo trasmesso dalla loro puntura si moltiplica nell’ospite, ma non sempre genera la malattia, tanto che molti cani infetti rimangono asintomatici per tutta la durata della loro vita.
Nella leishmaniosi conclamata la sintomatologia comprende disturbi gastroenterici, astenia, zoppia, epistassi. A livello cutaneo possono presentarsi ispessimenti, alopecia, dermatiti, eccessiva crescita delle unghie. Sono frequenti inoltre coinvolgimenti oculari e renali. Ai fini della prevenzione è utile impiegare prodotti repellenti e insetticidi ambientali nei luoghi maggiormente frequentati dall’animale, come cucce, tappeti, pavimenti, evitare le uscite nelle ore notturne, fare dormire l’animale in spazi chiusi protetti da zanzariere e sottoporlo alla vaccinazione specifica.