La paura del fallimento può manifestarsi come una vera e propria fobia: l’atychifobia, dal greco “atyches” ovvero “sfortunato”. Coloro che soffrono di atychifobia tendono a evitare qualsiasi situazione o scenario in cui intravedono un possibile fallimento, per esempio un esame o un colloquio di lavoro. Può anche mostrarsi come paura di fallire in una relazione affettiva, nel lavoro o di essere considerati un fallimento agli occhi degli altri.
Atychifobia: una paura che si autoavvera.
Spesso l’atychifobia è una paura che si autoavvera. Avere molta paura di sostenere un esame all’università, per esempio, può portare a rinunciare a sostenere anche gli esami successivi, fino a rinunciare del tutto a laurearsi. Avere paura di fallire può sfociare in diversi problemi emotivi e psicologici tra cui la vergogna, la depressione, l’ansia, gli attacchi di panico o bassi livelli di autostima. In linea generale, può influenzare negativamente il rendimento scolastico, lavorativo o le relazioni sociali.
L’atychifobia non è la paura dell’imperfezione.
L’atychifobia è cosa diversa dall’atelofobia, la paura delle imperfezioni. Hanno degli aspetti in comune ma si tratta di condizioni psicologiche differenti. L’atelofobia porta al perfezionismo estremo, senza compromessi, in una ricerca continua e ossessiva del successo in qualsiasi ambito della vita (studio, lavoro, sport, relazioni personali, società,…). Chi ha paura di fallire si concentra sul fallimento e si trova ad affrontare attacchi di panico e forti preoccupazioni per quel che potrebbe accadere qualora dovesse fallire.
Le cause dell’atychifobia.
Alcune delle cause che possono scatenare questa fobia sono: Storia familiare: se in famiglia sono presenti disturbi di salute mentale come fobie, ansia o depressione, è più probabile soffrire di queste condizioni. Comportamento appreso: se da bambini e/o da ragazzi si cresce in un ambiente in cui il fallimento viene giudicato come qualcosa di inaccettabile così come sbagliare, l’atychifobia trova terreno fertile per sedimentarsi in giovane età ed esplodere da adulti. Altre fobie: a volte più fobie si verificano contemporaneamente. Ad esempio, un bambino con scolionofobia (paura della scuola) può anche soffrire di atychifobia. Oppure qualcuno affetto da rupofobia (paura dello sporco e dei germi) può sviluppare atychifobia se non riesce a sentirsi costantemente pulito. Esperienze traumatiche: chi ha subito abusi o punizioni severe a causa di un fallimento, potrebbe temere di subirne ancora in futuro in situazioni simili. Oppure potrebbe interpretare un fallimento passato come la causa di un evento tragico, per esempio la morte di un familiare o di un amico.
Sintomi dell’atychifobia.
Paura di svolgere compiti semplici al lavoro, a casa o a scuola. Rabbia, irritabilità. Ansia di essere giudicati dagli altri. Depressione, tristezza. Pessimismo (visione negativa della vita). Tendenza a procrastinare compiti considerati impegnativi. Inclinazione a rompere le relazioni affettive (famigliari, amicali, amorose). Riluttanza ad accettare critiche o aiuti costruttivi. Gli attacchi di panico collegati all’atychifobia possono determinare anche: brividi, vertigini, stordimento, iperidrosi, nausea, tachicardia, dispnea, mal di stomaco, tremolio.
Come si cura l’atychifobia.
Terapia cognitivo comportamentale: la terapia cognitivo comportamentale è una forma di psicoterapia che aiuta a cambiare il proprio pensiero negativo sul fallimento. Uno specialista può aiutare a vedere ciò che si considerano “fallimenti” come opportunità positive per imparare qualcosa di nuovo e crescere. Inoltre, può suggerire strategie utili ad affrontare la paura e l’ansia attraverso specifiche tecniche di respirazione o la meditazione. Terapia dell’esposizione: esporsi gradualmente alla fonte della propria paura può aiutare a superarla. Ad esempio, lo psicoterapeuta potrebbe chiedere al paziente affetto da atychifobia di ricreare uno scenario in cui, in passato, sentiva di aver fallito. Reimmaginando e rivivendo quella situazione, ma questa volte nella cornice di un ambiente sicuro e di supporto, aiuta a vederla da un altro punto di vista (assenza di una reale minaccia o di un eventuale pericolo di fallimento presente e futuro). Farmaci: se l’atychifobia porta a soffrire di depressione o gravi stati d’ansia, una terapia farmacologica può agevolarne la gestione dei sintomi. Tuttavia, i farmaci non sono una terapia sempre indispensabile per guarire dalle fobie.