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Congestione digestiva, un fenomeno da non sottovalutare  

In estate la congestione digestiva è più frequente: è bene evitare ogni sbalzo repentino di temperatura e adottare alcune accortezze in caso di blocco della digestione.

La congestione digestiva è un disturbo a carico dell’apparato gastroenterico che, il più delle volte, è provocato da un improvviso sbalzo di temperatura durante il processo digestivo. Al momento del pasto e nel periodo immediatamente successivo il sangue si concentra nella zona dello stomaco e, più in generale, dell’addome. Il processo ha una durata variabile da trenta minuti ad alcune ore, dipendentemente dalla quantità e dalla tipologia di cibo introdotto.

Il fenomeno della congestione è frequente nel periodo estivo, per esempio se si consuma una bibita ghiacciata quando si è accaldati, ci si espone a una corrente di aria fredda mentre si è sudati oppure ci si immerge nell’acqua del mare o ci si tuffa in piscina subito dopo aver mangiato. Può tuttavia verificarsi anche a seguito di uno sforzo fisico eccessivo durante la digestione, soprattutto dopo un pasto abbondante, o al passaggio da un ambiente riscaldato verso uno più freddo nella stagione invernale, come accade quando si esce di casa senza essersi adeguatamente coperti.

I comportamenti descritti fanno sì che il cervello risponda ad una situazione percepita come un’emergenza richiamando il sangue verso di sé per mantenere costante la temperatura corporea. Si verifica una vasocostrizione, vale a dire un restringimento dei vasi sanguigni, nell’apparato digerente, proprio quando questo necessiterebbe di un maggiore afflusso di sangue. Questo squilibrio circolatorio interrompe il processo della digestione, tanto che si parla anche di blocco digestivo, causando un vero e proprio stato di shock.

Il soggetto colpito da congestione digestiva diventa improvvisamente pallido, trema, suda freddo e avverte una sensazione di malessere generale, con grande spossatezza associata talvolta a cefalea. È importante interpretare correttamente questa sintomatologia, dal momento che è piuttosto aspecifica e può essere confusa con altre condizioni tipiche della stagione calda, come il colpo di calore e l’insolazione. Nell’arco di pochi minuti dalla comparsa di questi primi sintomi, possono manifestarsi dolore crampiforme intenso a livello addominale, nausea e vomito. Altri campanelli d’allarme sono annebbiamento della vista, capogiri e stato confusionale. La perdita della coscienza da arresto cardiocircolatorio, che si verifica in casi estremi, è particolarmente pericolosa qualora il soggetto si trovi in acqua.

Gli individui più a rischio sono quelli in età pediatrica, che non sono in grado di riconoscere i sintomi di una congestione, e gli anziani che, soprattutto se presentano altre patologie concomitanti, possono andare incontro a perdita dei sensi dovuta all’abbassamento della pressione.

Ai primi segnali di malessere, il soggetto interessato deve sdraiarsi tenendo le gambe in posizione leggermente rialzata rispetto al resto del corpo. Può essere utile riscaldare la pancia, coprendola con un panno e massaggiandola con un movimento delle mani in senso orario, e sorseggiare lentamente una bevanda tiepida. Di norma, comunque, si tratta di un disturbo temporaneo e la ripresa si verifica entro circa tre ore dall’insorgenza dei sintomi, sebbene l’astenia ed eventuali mialgie possano perdurare più a lungo.

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Di Farmacia Castegnato

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Comunale di Castegnato.